5.0 out of 5 stars
Sennheiser GSP 500 - Molti passi in avanti, qualcuno indietro.
Reviewed in Italy on August 7, 2018
Da diversi anni mi affido a Sennheiser per gli headset che utilizzo con il mio pc da gaming, in tutte le ultime generazioni di questa tipologia di prodotto la casa tedesca ha offerto cuffie con un'ottima qualità audio e di registrazione, abbinate ad un comfort elevato anche dopo diverse ore di utilizzo continuativo.
Rinfrescando il design ormai datato delle Game Zero e Game One, le GSP 500 e GSP 600 si propongono come un deciso rinnovamento da parte del produttore.
C'è davvero molto da dire, quindi procederò per punti, il mio principale termine di paragone sarà la Game One, cuffia anch'essa aperta che ho utilizzato negli ultimi due anni.
All'apertura della confezione troviamo subito l'headset stesso, molto ben presentato, sono inclusi due cavi in tessuto di ottima qualità, uno con Jack singolo per essere utilizzato con dispositivi mobili e console e un con connettore doppio (audio e microfono) per essere collegato a PC / schede audio; dall'altro lato di entrambi i cavi troviamo lo stesso attacco proprietario di Sennheiser già presente sulla vecchia generazione di headset, questo mi ha permesso di continuare ad utilizzare il cavo delle mie Game One, più lungo rispetto a quello di 2,5 metri incluso con le GSP 500.
La qualità costruttiva in questi nuovi prodotti ha fatto passi da gigante: l'archetto è formato da una plastica altamente flessibile, che diventa più rigida man mano che ci avviciniamo ai padiglioni auricolari, collegati tramite robuste cerniere in metallo che ruotano leggermente alle due estremità per far aderire il più possibile alle nostre orecchie, questi ultimi sono in plastica rigida con le griglie posteriori in metallo. Le imbottiture sono in tessuto, generosa quella per le orecchie, si poteva fare di meglio in quella superiore. Nella parte destra abbiamo una rotella per il controllo del volume, che finalmente offre la giusta resistenza (a differenza di quella sulle Game Zero decisamente troppo molle); sulla sinistra abbiamo il microfono, la cui attivazione è automatica abbassandolo in posizione (così come si muterà con il movimento opposto).
L'insieme da una grande impressione di qualità e solidità, anche "maltrattando" le cuffie non si sentono scricchiolii di nessun tipo, lo stesso non si può dire delle Game One.
Personalmente non sono un fan del nuovo design che Sennheiser propone per questi headset, in quanto a mio parere li appesantisce inutilmente, almeno sulle GSP 500 gli inserti rossi sono semplificati rispetto alle GSP 600, per un look a mio parere più pulito.
Capitolo abbastanza delicato riguarda il comfort: questa è una cuffia che ho trovato molto difficile da indossare. Praticamente il peso viene scaricato in due punti: dove poggia l'archetto superiore e nella parte inferiore dell'imbottitura dei padiglioni. Possiamo redistribuire la quantità di pressione in questi due punti grazie al meccanismo sulla parte superiore del prodotto.
Premetto che ho una testa abbastanza allungata, ma normalmente quando indosso una cuffia resta comunque qualche tacca disponibile nella regolazione in lunghezza; mentre queste devo allungarle completamente per indossarle agevolmente; fatto ciò se decido di alleggerire la pressione sui padiglioni il meccanismo di cui ho parlato prima per "allargare" la cuffia la accorcia leggermente rendendola inadatta alla mia testa, sono quindi costretto a scaricare la maggior parte della pressione sui padiglioni per avere una cuffia di una lunghezza adatta alla mia testa.
Questo mi ha portato, nei primi giorni di utilizzo, a maltrattare l'headset per farlo aderire meglio, dopo un paio di settimane di rodaggio inizia ad essere quasi comodo quanto le mie vecchie Game One, complici i padiglioni di dimensioni ancora maggiori e le cerniere orientabili che lo collegano all'archetto permettendomi di indossarle nel modo per me migliore.
Nessun problema invece nell'utilizzo assieme ad occhiali; resto comunque dell'idea che il produttore avrebbe dovuto aggiungere almeno un paio di tacche nella regolazione della lunghezza.
Sarei inoltre curioso di provare l'imbottitura dei padiglioni in materiale memory fornita con le GSP 600 e compatibile anche con questo modello, purtroppo dal sito del produttore (dove sono in vendita) non è possibile acquistare in Italia, mi hanno consigliato un rivenditore che riaprirà a Settembre, in caso di cambiamenti drastici aggiornerò questa recensione.
Parliamo infine dell'aspetto probibilmente più importante: la qualità audio.
Come detto queste sono cuffie aperte, che hanno il vantaggio di offrire un soundstage più ampio e realistico, con il tradeoff di non essere completamente isolate: sentirete quinti i rumori esterni e le persone a voi vicine sentiranno parte dei suoni provenienti dall'headset. Personalmente preferisco questa tipologia di cuffia che mi permette di essere consapevole di ciò che accade attorno a me; qualora voleste bloccare completamente i rumori esterni dovete considerare le GSP 600 o le precedenti Game Zero.
Le ho testate abbinate all'ottimo amplificatore GSX 1200, che permette di simulare un surround 7.1.
La principale differenza dalle Game One, che già suonavano molto bene, è la presenza di bassi più definiti, che permettono alla cuffia produrre suoni molto più corposi. Questo non va a scapito di medi ed alti che restano chiari e ben definiti a loro volta.
Essendo un headset da gaming i bassi sono molto importanti, e Sennheiser ha fatto un lavoro impressionante considerando che queste cuffie sono aperte, categoria nella quale è sempre molto difficile rappresentare bene questa frequenza.
Il microfono a cancellazione del rumore è tra i migliori che potrete trovare su un headset, con una qualità che può essere discreta anche per streamer.
Tirando le somme queste GSP 500 sono probabilmente i migliori headset da gaming ad oggi sul mercato, Sennheiser è riuscita a migliorare sia la già impressionante qualità audio delle Game One, sia la qualità costruttiva, che ora è finalmente più che adeguata alla fascia di prezzo del prodotto.
Non ho praticolarmente apprezzato il nuovo design, che reputo troppo forzato per l'utenza che probabilmente andrà ad acquistare queste cuffie, che puntano al giocatore che alle luci RGB preferisce una qualità audio premium, ed è disposto a pagarla.
A mio parere rivedibili anche le varie regolazioni per indossare la cuffia, alla fine mi hanno permesso di "cucirmela addosso" in maniera soddisfaciente, ma le vecchia generazione offriva lo stesso comfort con molta più naturalezza.
Concludendo le GSP 500 sono riuscite a pensionare le mie Game One, se rientrano nel vostro budget sono un ottimo acquisto, destinato a durare nel tempo.
9 people found this helpful